Scogliera: non tutte le aree marittime possono essere di proprietà esclusiva, alcune sono del demanio marittimo
Il caso
È giunta in Cassazione la vicenda di un cittadino che aveva citato in giudizio il Ministero della Marina Mercantile Ufficio del Demanio Marittimo, chiedendo che fosse dichiarata di sua proprietà un’area posta a strapiombo sulla scogliera e, invia subordinata, che fosse accertata la sdemanializzazione della stessa, stante il possesso “ab immemore” esercitato dalla parte attrice.
I legittimati Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Agenzia del Demanio, nonché del Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso la difesa erariale, oltre al rigetto della domanda, avevano chiesto, in via riconvenzionale, che venisse dichiarata la demanialità dell’area e che l’attrice fosse condannata al rilascio e al risarcimento dei danni.
La sentenza
Con sentenza n. 7223 del 04/03/2022 la Suprema Corte di Cassazione, sez. VI civile ha stabilito che: L’area posta a strapiombo sulla scogliera lungo la quale si infrange il mare appartiene al demanio marittimo.
L’area posta a strapiombo sulla scogliera lungo la quale si infrange il mare appartiene al demanio marittimo in quanto diuturnamente assoggettata alle onde del mare e alle maree, assumendo rilievo non già la natura del terreno (spiaggia con o senza arenile o scogliera), bensì il suo coinvolgimento dallo spostamento delle sue acque, tenuto conto anche delle maree.
[…] la scogliera che insiste in uno specchio d’acqua antistante l’edificio, essendo equiparata ai beni del demanio marittimo, ancorché destinata al servizio e alla protezione dell’edificio, non può formare oggetto di proprietà comune, di altro diritto reale o costituire il termine di un rapporto pertinenziale. Consegue che non può considerarsi cosa comune e ritenersi soggetta alla disciplina dettata dagli artt. 1117 e 1118 del codice civile (Sez. 2, n. 7227, 06/08/1997, Rv. 506454).[…]