Il termine flagranza di reato, indica i casi in cui un soggetto viene sorpreso nell’atto di commettere un reato
La flagranza di reato presuppone che il momento in cui un reato viene commesso sia contestuale alla sua scoperta: in tale ipotesi si può procedere con l’arresto del soggetto sorpreso.
L’articolo 382 del Codice di procedura penale postula quanto segue: “È in stato di flagranza chi viene colto nell’atto di commettere il reato ovvero chi, subito dopo il reato, è inseguito dalla polizia giudiziaria, dalla persona offesa o da altre persone ovvero è sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima.
Nel reato permanente lo stato di flagranza dura fino a quando non è cessata la permanenza”.
L’arresto
L’articolo 380 del Codice di procedura penale si occupa di disciplinare l’arresto in flagranza di reato obbligatorio. Pertanto vengono specificati i casi che la legge prevede questa ipotesi come conseguenza dei fatti accertati e si legge che “Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria procedono all’arresto di chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo consumato o tentato per il quale la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a cinque anni e nel massimo a venti anni”.
L’azione che pone il soggetto in arresto è invece facoltativa in altri casi, come ribadito dall’articolo 381 cpp, nel quale viene stabilito che “Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria hanno facoltà di arrestare chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a tre anni ovvero di un delitto colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni”.
In assenza di flagranza, invece, per arrestare una persona la polizia giudiziaria deve attende che venga emessa un’ordinanza di custodia cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari.
Chi può compiere l’arresto in flagranza
L’arresto in flagranza di reato è inoltre facoltà da parte di ogni cittadino che scopra qualcuno a commettere un reato perseguibile d’ufficio. E’ quanto postulato dall’articolo 383 cpp, nel quale si legge che “Nei casi previsti dall’articolo 380 ogni persona è autorizzata a procedere all’arresto in flagranza, quando si tratta di delitti perseguibili di ufficio.
La persona che ha eseguito l’arresto deve senza ritardo consegnare l’arrestato e le cose costituenti il corpo del reato alla polizia giudiziaria la quale redige il verbale della consegna e ne rilascia copia”.
Cos’è la quasi flagranza
Si parla di “quasi flagranza di reato” per indicare i casi in cui discenda dal fatto accertato un inseguimento del reo da parte della polizia, dalla persona che ha subito la lesione o da altri testimoni poiché è stato sorpreso con tracce o indizi dai quali traspaia che abbia commesso un reato poco prima.
La differenza rispetto alla flagranza di reato è riscontrabile nel fatto che il reo viene inseguito nel momento immediatamente successivo a quello in cui ha commesso il reato.
La flagranza di reato differita
Esiste inoltre un’altra casistica, ovvero la cosiddetta “flagranza differita”, con la quale si indica un reato del quale si ha prontezza per mezzo di riprese video o fotografie che vengono successivamente visionate e si procede con l’arresto del colpevole senza superare le 36 ore dal momento in cui si è verificato il delitto.
La flagranza differita può realizzarsi ad esempio per reati contro la pubblica sicurezza che si svolgono in manifestazioni pubbliche, per i quali, si ha prontezza nelle immediate 36 ore successive grazie a foto, audio e video, visionati dagli inquirenti.