Autoerotismo in pubblico: niente reato se nel luogo non ci sono minori?

Secondo la Cassazione, con la Sentenza 17188/2022, non è reato compiere autoerotismo in un luogo non frequentato da minori abitualmente

L’imputato era stato colto in flagranza mentre si accingeva a compiere un atto masturbatorio, nella propria auto parcheggiata in una via pubblica. Veniva così avvistato da una minore, discendendo così un’accusa per atti osceni in luogo di pubblica circolazione in presenza di soggetto minore. Tuttavia, l’auto, si trovava in un posto in cui circolano solo auto e in cui il luogo più vicino in cui si recano i minori in modo abituale dista 500 metri.

Tuttavia, la Corte d’Appello conferma la condanna di un imputato per il reato continuato di atti osceni. Veniva accusato del compimento di ripetuti di atti osceni in un luogo pubblico a motivo del fatto di aver richiamato l’attenzione di una minore, perpetrando quindi l’atto di autoerotismo. Pertanto l’imputato ricorre in Cassazione.

Non è reato se i minori non sono presenti abitualmente

La Cassazione annulla senza rinvio la sentenza impugnata attesa il fondato motivo lamentato, in relazione all’ambiente ove avvenivano i fatti.

La Corte evidenzia a tal proposito,  che l’atto della masturbazione, che integra il reato degli atti osceni, non sussiste nel caso di specie perché non si è realizzato in un luogo abitualmente frequentato da minori o nelle sue immediate vicinanze.

Ricorda che per luoghi frequentati da minori devono intendersi quelli come tali individuabili, ossia quelli che lo sono per vocazione strutturale, come le scuole o le ludoteche ad esempio, o tali per elezione specifica, ossia scelti dai minori come punto di incontro abituale, come un muretto della via pubblica o un cortile condominiale, che si può riconoscere come luogo di incontro degli stessi.

La Cassazione ricorda che in un caso similare aveva concluso per l’annullamento della sentenza d’Appello e conferma l’orientamento antecedente.

Una sentenza che di certo apre molte discussioni.