Assegno di divorzio per il marito che non lavora o senza lavoro? Cosa dice la Cassazione
La vicenda processuale
In primo e secondo grado di giudizio veniva respinto il ricorso di un uomo che puntava ad ottenere l’assegno divorzile dalla ex moglie. Viene pertanto constatata l’indipendenza economica di entrambi, in quanto la moglie è mantenuta dai due figli maggiorenni e il marito è titolare di due pensioni.
In Cassazione perché la moglie ha redditi superiori
L’ex marito ricorreva tuttavia in Cassazione lamentando la veridicità della condizione economica della ex moglie, con il secondo motivo di aver subito un pignoramento per spese legali della moglie e che la stessa non avesse rispettato gli accordi presi in sede di separazione e divorzio, occultando la propria situazione economica; con il terzo il difetto di motivazione sulle ragioni per le quali non sono state richieste dal Tribunale le ultime tre dichiarazioni dei redditi.
La sperequazione economica non basta ai fini dell’assegno di divorzio
La Cassazione, con la sentenza n. 11817/2022 dichiarava il ricorso inammissibile, esaminando congiuntamente i primi due motivi rilevando che correttamente la Corte d’Appello, non sia giunta a ritenere inadeguati i redditi del richiedente. Lo stesso infatti è risultato titolare di due pensioni, inoltre le situazioni economiche dei coniugi non sono risultate sperequate.
Dichiara inoltre il ricorso palesemente carente di elementi necessari per il riconoscimento dell’assegno. No viene evidenziato ad esempio sul contributo dato dal marito alla famiglia e al matrimonio. Più volte infatti è emerso che la sproporzione reddituale non basta per riconoscere l’assegno, infatti il richiedente deve dimostrare di aver dato un contributo alla famiglia per avere accesso all’assegno.