Pistola finta: non basta il cerchietto rosso per escludere l’aggravante

Pistola finta: la rapina è aggravata anche se la pistola era finta e aveva il cerchietto rosso

pistola finta

Questione

Le pistole finte sono generalmente dotate di un gommino rosso o un cerchietto disegnato, apposto sul bordo della canna, al fine di consentirne la distinzione con una pistola vera.

Le pistole però, sono sempre un oggetto che intimorisce, anche se finte.

Ciò è stato recentemente ribadito dalla Suprema Corte di Cassazione

Sentenza

Con sentenza n.8164 del 18/01/2022 la Suprema Corte di Cassazione, sez. II penale, ha stabilito che ai fini della configurazione della rapina aggravata dall’uso di un’arma, non basta la presenza di un cerchietto rosso sulla canna della finta pistola per rendere palese che si tratti di un’arma giocattolo.

Ai fini della sussistenza della circostanza aggravante dell’uso delle armi nel delitto di rapina occorre, qualora la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo, che questa non sia riconoscibile come tale.

Secondo la Corte: “al fine della sussistenza dell’aggravante de qua, ciò che conta è l’effetto intimidatorio che deriva sulla persona offesa dall’uso di un oggetto che abbia l’apparenza esteriore dell’arma, in quanto tale effetto intimidatorio è dipendente non dall’effettiva potenzialità offensiva dell’oggetto adoperato, ma dal fatto che esso abbia una fattezza del tutto corrispondente a quella dell’arma vera e propria, come avviene quando l’arma giocattolo sia sprovvista di tappo rosso o quando questo sia reso non visibile, cosicché possa incutere il medesimo timore sulla persona offesa

Seppure deve quindi escludersi che l’uso di un’arma giocattolo sia incompatibile con l’aggravante prevista per la rapina dall’art. 628 comma 3 n.1 prima ipotesi c.p., deve tuttavia ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale.

Nella specie, la sola presenza di un cerchietto rosso sulla canna non era sufficiente a far ritenere evidente che si fosse in presenza di un’arma giocattolo, tanto in più in quanto il foro della canna era libero”.