Ossa umane: attenzione a possederle e commerciarle perché si può configurare un reato se non si è autorizzati
Questione: ossa umane
Recentemente in tv, un noto tg satirico ha trasmesso un servizio di compravendita di ossa umane.
Si tratta purtroppo di una pratica non nuova, che continua a dilagare anche sul web.
Ma è lecito commerciare o detenere ossa umane?
Commerciare ossa umane non è lecito e, senza autorizzazione, non è lecito neppure detenerle
Tali azioni infatti, possono presupporre una serie di reati come la ricettazione, la violazione di sepolcri o la sottrazione di cadaveri.
Pertanto, salvo il caso di autorizzazione o assoluta buona fede, si tratta di condotte che costituiscono reato.
Le norme
Le norme di riferimento sono le seguenti.
Articolo 407 del codice penale: violazione di sepolcro: Chiunque viola una tomba, un sepolcro o un’urna è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
Articolo 408 del codice penale: Vilipendio delle tombe: Chiunque, in cimiteri o in altri luoghi di sepoltura, commette vilipendio di tombe, sepolcri o urne, o di cose destinate al culto dei defunti, ovvero a difesa o ad ornamento dei cimiteri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Articolo 410 del codice penale: distruzione soppressione o sottrazione di cadavere: Chiunque commette atti di vilipendio sopra un cadavere o sulle sue ceneri è punito con la reclusione da uno a tre anni.
Se il colpevole deturpa o mutila il cadavere, o commette, comunque, su questo atti di brutalità o di oscenità è punito con la reclusione da tre a sei anni.
Di particolare rilevanza è poi l’articolo 413 del codice penale: uso illegittimo di cadavere: chiunque disseziona o altrimenti adopera un cadavere, o una parte di esso, a scopi scientifici o didattici, in casi non consentiti dalla legge, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 516.
La pena è aumentata se il fatto è commesso su un cadavere, o su una parte di esso, che il colpevole sappia essere stato da altri mutilato, occultato o sottratto.