Nella separazione consensuale, sono i coniugi che esprimono il proprio reciproco consenso alla separazione e formano (con l’ausilio del legale di fiducia scelto e procurato), un accordo sulle condizioni della propria separazione
Quanto fissato nell’accordo di cui prima, sarà recepito e dihiarato dal giudice mediante il Decreto di omologa. L’accordo raggiunto da coniugi che si separano si definisce tecnicamente un negozio giuridico bilaterale, in quanto, a differenza dei contratti, non ha ad oggetto meramente le questioni attinenti al patrimonio ed è un atto che acquista efficacia solo a seguito dell’omologazione del Tribunale, che di conseguenza produce la modifica dello status personale da coniugato a separato. Il Decreto emesso dal Giudice competente, sarà poi annotato negli atti di matrimonio.
Il ricorso di separazione
Il ricorso per la separazione consensuale contiene il consenso dei coniugi a vivere separati, gli accordi dei coniugi in relazione all’affidamento della prole, al mantenimento della stessa, all’assegnazione della casa familiare, laregolazione dei loro rapporti patrimoniali e personali (compresi i trasferimenti di eventuali diritti reali sugli immobili di proprietà dei coniugi) e l’autorizzazione al rilascio dei passaporti.
Documenti necessari per la separazione consensuale
- certificato di residenza dei coniugi e certificato di stato di famiglia in carta libera (anche in forma contestuale), uso separazione (per tal ragione esenti da valore bollato);
- estratto per riassunto dell’atto di matrimonio rilasciato dal Comune dove i coniugi hanno contratto matrimonio;
- la copia delle ultime tre annualità della dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi in particolar modo nel caso in cui la coppia abbia dei figli minori.
- contributo unificato di Euro 43,00 e nota di iscrizione a ruolo del ricorso;
- copia della carta di identità e del codice fiscale dei coniugi;
- eventuale atto d’acquisto di beni;
- ogni altro documenti che si consideri utile allo scopo di documentare il contenuto dell’accordo.