Partita Iva: se si tratta di circostanze occasionali è possibile vendere beni senza avere la partita iva
Questione
Come tutti sanno, l’IVA è un’imposta che grava su trasferimenti di beni e prestazioni di servizi.
Tutti coloro che svolgono attività di vendita continuativa o abituale devono necessariamente avere una partita iva per essere in regola.
Può capitare però che un cittadino abbia necessità di vendere un bene usato di sua proprietà per poterne acquistare un altro oppure semplicemente per ricavarne un piccolo profitto.
Ad esempio, lo studente universitario che decide di vendere i suoi libri usati o il suo computer usato non deve certo aprire la partita IVA.
Ma è possibile vendere senza avere la partita iva?
La risposta è sì, purché non si tratti di un’attività commerciale ma solo di una vendita occasionale.
Il requisito dell’occasionalità viene spesso collegato al limite dei 5.000 Euro di reddito annuo, ma in realtà si tratta di un importo rilevante solo ai fini previdenziali perché oltre questa soglia è necessario iscriversi all’INPS.
Il requisito della “occasionalità”
L’obbligo di apertura della partita IVA non dipende dal reddito annuo, ma dalle modalità con cui l’attività è svolta.
Se un negoziante guadagna anche solo mille euro all’anno è comunque tenuto ad aprire la partita iva perché si tratta di un’attività continuativa.
Se la vendita è occasionale invece, il venditore non deve rilasciare una fattura, ma un documento che certifichi l’incasso della vendita, precisamente, una ricevuta contenete i dati delle parti, la descrizione dei prodotti o dei servizi venduti e il prezzo pagato.
Lo stesso discorso vale anche per le vendite on-line nei siti di annunci come e-Bay, Facebook, subito.
Anche in tal caso il venditore occasionale non è obbligato ad aprire una partita IVA