Codice delle comunicazioni elettroniche: tutela per i consumatori

Il codice delle comunicazioni elettroniche disciplina i contratti conclusi con i fornitori di servizi internet o similari e attua una tutela del consumatore

I servizi di comunicazione elettronica sono tutti quelli grazie ai quali si possono trasmettere segnali sulle reti di comunicazione elettronica.

Sono quindi servizi di comunicazione elettronica i servizi di telefonia fissa o mobile, i servizi Internet o quelli per la trasmissione di dati, come ad esempio fax, SMS o MMS. Anche la radio e la televisione a pagamento sono considerate servizi di comunicazione elettronica perché utilizzano le reti e le infrastrutture del settore.

E’ entrato in vigore il 24 dicembre 2021 il nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, oggetto della direttiva UE 2018/1972, recepita dal Dlgs. 48 e 49 del Codice del consumo, equiparando quindi il contratto di telefonia a qualsiasi altro contratto del consumatore.

L’Autorità (AGCOM) vigila sull’evoluzione e sul livello dei prezzi al dettaglio applicati ai servizi di servizio universale praticati sul mercato e in particolare in relazione ai prezzi nazionali e ai redditi nazionali dei consumatori.

I prezzi devono essere accessibili sia per quanto riguarda l’accesso a internet a banda larga che per i servizi di comunicazione vocale. Se i prezzi risultano tuttavia troppo onerosi per i consumatori a basso reddito l’Autorità adotta le misure necessarie per garantire loro l’accesso a prezzi accessibili a servizi adeguati di internet a banda larga e a servizi di comunicazione vocale almeno in una postazione fissa o esigere che i fornitori di questi servizi offrano opzioni o formule tariffarie diverse da quelle proposte alle normali condizioni commerciali, o entrambi.

‘Autorità provvede affinché i contratti stipulati tra consumatori e fornitori non impongano un periodo d’impegno superiore a 24 mesi con l’obbligo di prevedere tra le offerte commerciali che una almeno abbia una durata massima iniziale di 12 mesi.

Se il contratto prevede poi una proroga automatica l’utente finale deve avere il diritto di recedere in qualsiasi momento con un preavviso massimo di un mese e senza penali e costi di disattivazione, eccetto quelli addebitati per il servizio durante il periodo di preavviso.