Perizia: semplice, asseverata e giurata. Differenze

La perizia tecnica semplice è quella che contiene la relazione scritta e firmata da un tecnico abilitato esperto in un determinato settore (ingegnere, geometra, ecc), elaborata sulla base delle informazioni da lui raccolte attraverso sopralluoghi ed ispezioni.

In questo piccolo vademecum sulla perizia la denominiamo come semplice poiché ne si vuole risaltare la sua peculiarità fondamentale, ovvero che per redigerla non occorrerà alcuna asseverazione sul contenuto della relazione che di fatti ne costituisce la sostanza e perché il tecnico non è responsabile della veridicità delle informazioni da lui raccolte o fornite dal committente e delle quali egli si occupa perlopiù di renderle comprensibili e più organiche possibili.

Che cos’è la perizia asseverata?

La perizia asseverata deve avere valore di certificazione emessa dal l tecnico che la redige. Il professionista pertanto, assevera la veridicità e la correttezza oltre che alla conformità dei dati che sta trasmettendo. Pertanto, il tecnico incaricato si assume tutte le responsabilità sul fatto che quanto riportato nella perizia corrisponde al vero. L’attestazione di veridicità viene conferita da un’apposita dichiarazione riportata nella perizia stessa.

Attenzione che chiaramente in questa tipologia di perizia sono riscontrabili le responsabilità penali pe eventuali mendaci dichiarazioni rese.

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La perizia giurata

La perizia giurata contiene tutto ciò che è scritto nella perizia asseverata, compresa la dichiarazione con cui si certifica la veridicità di quanto scritto nel documento. Ma con la differenza che il professionista dovrà firmare la relazione davanti ad un pubblico ufficiale e giurarla personalmente. Il pubblico ufficiale in questione potrà essere il cancelliere di un tribunale o un notaio. Nel caso in cui si rilevi nel documento una falsa attestazione, il tecnico rischia di dover rispondere del reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, un reato che in Italia è punito con la reclusione fino a due anni. A seguito, per sanare la pratica che necessitava della perizia in questione, dovrà essere fatta una nuova asseverazione correttiva.