Inail e sostanze stupefacenti: niente invalidità se l’incidente è avvenuto in stato di alterazione
La sentenza
L’utilizzo di un’auto aziendale da parte del lavoratore dipendente può essere considerato un vantaggio, ma rappresenta anche una responsabilità.
In ogni caso, è sempre opportuno guidare con prudenza, senza assumere alcool o sostanze stupefacenti, perché altrimenti si rischia di vedersi negato anche il risarcimento, non solo da parte dell’assicurazione, ma anche da parte dell’Inail.
Con la sentenza n.23527 del 27/08/2021 la Suprema Corte di Cassazione, sez. VI civile, ha enunciato un principio fondamentale in tema di invalidità temporanea per incidente con l’auto aziendale: non c’è diritto a indennità se l’incidente è avvenuto in stato di alterazione da stupefacenti
Secondo la Corte infatti, non è dovuta alcuna indennità da parte dell’Inail per l’invalidità temporanea se l’incidente in servizio con l’auto aziendale è avvenuto in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di stupefacenti.
La Corte ha quindi confermando la decisione che respingeva la domanda del lavoratore volta al conseguimento della rendita e dell’indennità giornaliera per l’inabilità temporanea per le lesioni conseguenti al sinistro stradale, riconducibile a rischio elettivo per la condotta di guida tenuta.
Il ricorrente viaggiava, infatti, ad una velocità di 35km/h oltre il limite previsto e dopo aver assunto cocaina.
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Correttamente quindi, la Corte territoriale, sulla base dell’istruttoria svolta in primo grado e comprensiva, tra l’altro, di una c.t.u. tossicologica e di una c.t.u. cinematica, ha ritenuto che l’incidente stradale in cui il l’imputato era stato coinvolto, mentre si trovava alla guida di un’auto aziendale, fosse riconducibile a rischio elettivo per la condotta di guida tenuta dal predetto, in violazione dei limiti di velocità in quanto viaggiava alla velocità di 104,435 km/h rispetto al limite di 70 km/h ed in stato di alterazione da assunzione di sostanze stupefacenti, nella specie cocaina.