Successioni: cosa accade se il delegato preleva dal conto prima della morte del titolare?

Successioni: se hai la delega sul conto attenzione ai prelievi perché in caso di morte del titolare potrai risponderne

Questione

Capita spesso che in famiglia ci sia una persona anziana non più in grado di operare con disinvoltura sul conto.

In questi casi, il titolare del conto concede al figlio o ad altri, la delega sul conto corrente, proprio per essere aiutato nella gestione dei pagamenti e dei rapporti con la Banca.

Di questa esigenza è possibile che il delegato si approfitti per soddisfare le proprie esigenze.

Solitamente, tali situazioni, emergono solo dopo il decesso del correntista, cioé quando  si aprono le successioni.

Ma cosa può fare l’erede per effettuare una verifica?

In primo luogo, è necessario verificare il conto, pertanto, dopo il decesso del correntista, gli eredi possono chiedere alla Banca ex articolo 119 TUB (Testo Unico Bancario) tutta la documentazione necessaria (copia del saldo, dei titoli, degli assegni bancari, degli estratti, ecc…)

Si ricorda che la banca è tenuta al fornire documentazione degli ultimi 10 anni, non oltre.

Petitio Hereditatis

Ma cosa accade se dalla documentazione bancaria risultano effettivamente operazioni sospette, cioè compiute senza l’autorizzazione del delegante?

In primo luogo è bene chiarire che il denaro sottratto dal delegato del conto corrente prima del decesso non è un bene ereditario.

Sul punto, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione VI civile, si è già espressa con l’ordinanza del 9 aprile 2018, n. 8611: “qualora la condotta asseritamente illecita, consistita nel prelievo di somme giacenti sul conto corrente intestato al de cuius, si sia realizzata anteriormente alla apertura della successione e, dunque, al momento del decesso, gli importi prelevati non siano ricompresi nell’asse ereditario, questi non possono essere considerati beni ereditari (i quali soltanto legittimano l’esperimento della petitio hereditatis)”.

Pertanto, non si potrà proporre un’azione di riduzione, in quanto la competenza non spetta al Giudice della successione ereditaria.

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Sarà proponibile solo l’azione di petitio hereditatis.

Ovviamente, è possibile anche denunciare il delegato per appropriazione indebita se gli ammanchi riguardino somme ingenti, ingiustificate e che non possano in alcun modo essere state autorizzate dal defunto.

È possibile infatti, che il delegato possa dimostrare che il denaro sottratto dal conto corrente del titolare sia stato impiegato per ragioni di cura e di vita del delegante, oppure su espressa richiesta o autorizzazione del titolare.

Ovviamente, se il prelievo è stato effettuato dopo la morte, non ci sono dubbi sull’obbligo di restituzione, né sulla responsabilità penale.