Nuove decisioni dei giudici sul caso Regeni: nuove indagini e sollecito alle Istituzioni e una nuova udienza in primavera
Il giudice per l’udienza preliminare di Roma sul caso di Giulio Regeni (il ricercatore italiano dell’Università di Cambridge trovato morto alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016), al termine della camera di consiglio dello scorso lunedì, nell’ambito del procedimento a carico di sette agenti dei servizi segreti egiziani accusati a vario titolo di omicidio volontario, lesioni e sequestro di persona, ha sorpreso dichiarando che occorrerà intraprendere due nuovi percorsi.
Rintracciare gli imputati per l’omicidio di Giulio Regeni
Il primo sarà l’affidamento al Ros dei Carabinieri di nuove ricerche per la notifica degli atti agli indagati, a questi saranno affidate le ricerche per avere riscontro dei luoghi di lavoro e di residenza degli imputati potranno avvalersi di banche dati, elenchi telefonici, social network e fonti differenziate.
Il governo intervenga
Il secondo è un invito ad una maggiore partecipazione del Governo italiano: il gup ha trasmesso gli atti all’esecutivo per verificare eventuali esiti della rogatoria inoltrata all’Egitto nell’aprile 2019 e se ci sono margini per una interlocuzione con le autorità egiziane.
Una nuova udienza
E’ stata fissata una nuova udienza l’11 aprile, ove si verificheranno gli esiti degli accertamenti disposti oggi. Il caso Regeni è tornato di competenza del gup dopo l’annullamento del precedente decreto di rinvio a giudizio, nell’ottobre del 2021, statuito dalla corte d’Assise per l’assenza dei quattro agenti segreti egiziani imputati.
Soddisfazione della famiglia Regeni
Il legale della famiglia, Alessandra Ballerini, dichiara: “ Il nostro governo scelga da che parte stare, se dalla parte di chi tortura e uccide e invoca impunità, o di chi chiede il rispetto di diritti inviolabili”.
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L’impegno delle istituzioni
La risposta del Ministero sulle nuove dichiarazioni e decisioni: “il Ministero della Giustizia continuerà a fare la sua parte in ogni modo, in collaborazione con le altre articolazioni del Governo coinvolte, studiando nuove strade e le modalità operative più efficaci, per assicurare il corso della giustizia, in linea e in piena collaborazione con le richieste avanzate dall’autorità giudiziaria procedente”.