Area ad uso agricolo: la classificazione urbanistica può essere giustificata anche dalla necessità di impedire l’eccessiva edificazione dei suoli
Piano regolatore
Il PRGC, piano regolatore generale comunale, è uno strumento urbanistico dell’ordinamento giuridico italiano che regola l’attività edificatoria all’interno di un territorio comunale.
Ogni comune italiano deve dotarsi, ai sensi di legge, del piano regolatore.
La funzione del P.R.G. è quella di organizzare l’assetto territoriale comunale e di pianificare lo sviluppo delle varie aree di cui è composto, ovvero le aree urbane ed extraurbane.
Il Piano regolatore localizza i servizi e le infrastrutture destinate alla generalità dei cittadini e divide il territorio comunale in zone omogenee per caratteristiche e per previsioni urbanistiche.
Si tratta quindi di uno strumento essenziale, poiché ingloba al suo interno tutti gli strumenti urbanistici per la previsione degli interventi possibili nelle diverse aree della città.
Il Piano regolatore si compone generalmente di tre elementi fondamentali: gli elaborati grafici, le norme di attuazione e la relazione illustrativa
Il fatto che nell’ambito di un piano regolatore un’area sia identificata come urbana, edificabile, agricola o non edificabile, può avere determinanti conseguenze per i proprietari dei terreni o beni immobili.
Può accadere infatti che l’approvazione del piano sia oggetto di contestazione.
Il caso e la sentenza
Il Tar di Milano si è occupato di un ricorso volto a contestare sia la zonizzazione a destinazione agricola di un terreno, libero da edificazioni, indispensabile alla carpenteria (utilizzato spesso dagli interessati per depositare il legno da lavorare) sia il mutamento da zona C1 a zona B2 dell’area edificata, oltre a contestare il procedimento sfociato nella pubblicazione del PGT.
Con sentenza n.1975 del 09/09/2021 il T.A.R. Milano, (Lombardia) sez. IV, ha stabilito che: la classificazione urbanistica di un’area ad uso agricolo è giustificata anche dalla necessità di impedire l’eccessiva edificazione dei suoli
Secondo il TAR, la classificazione di un’area come destinata ad uso agricolo non deve rispondere necessariamente alla esigenza di promuovere l’insediamento di specifiche attività agricole, in quanto siffatta destinazione ben può trovare il suo motivo ispiratore nella discrezionale volontà dell’Amministrazione locale preposta al governo del territorio di sottrarre parte del territorio comunale a nuove edificazioni.
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Invero, la destinazione di piano regolatore a verde agricolo di un’area può anche essere funzionale ad un uso non strettamente agricolo della stessa, ma all’esigenza di conservazione dei valori naturalistici ed ambientali e di contenimento del fenomeno di espansione dell’aggregato urbano.