Sentenza nulla se emessa a seguito di udienza anticipata e non notificata

Nulla è la sentenza quando non è stata notificata all’imputato e al difensore che l’udienza è stata anticipata alle 09.00 piuttosto che alle 14.00, orario nel quale era stata originariamente fissata. Così decide la Corte di Cassazione con sentenza n. 37876/202, che stabilisce il rinvio per la  nuova trattazione.

sentenza nulla

I fatti

 

Un giudizio pendente in Corte d’Appello, in fase già di rinvio, dopo l’annullamento della decisione precedente limitatamente alla sanzione e per la riforma parziale del provvedimento di primo grado, riduce la pena per il reato di omicidio. L’udienza era stata rinviata d’ufficio al 18 giugno 2020, successivamente con provvedimento del 25 maggio 2020 il Presidente della sezione della Corte d’appello a cui era stato assegnato il procedimento ha però anticipato l’udienza fissata per le ore 14.00, alle ore 9.00 del mattino. Le parti si sono presentate quindi per le ore 14.00 facendo presente che nessuna comunicazione era loro pervenuta sull’orario anticipato dell’udienza. Il giudice aveva giustificato quanto fissato , con quanto previsto dalle linee guida del presidente: ovvero che il nuovo orario dell’udienza era stata pubblicato sul sito internet della Corte d’Appello .

Ricorso in cassazione per violazione del diritto di contraddittorio : si chiede che la sentenza sia dichiarata nulla

E’ qui che l’imputato però, ricorre in Cassazione tramite il proprio legale, ritenendo il giudizio di rinvio nullo perché l’udienza è stata celebrata in anticipo rispetto all’orario previsto, senza averlo però comunicato al suo difensore, causandone l’assenza. La Cassazione accoglie il ricorso, procedendo ad annullare la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello per un nuovo giudizio, in quanto il motivo sollevato è fondato.

Per gli Ermellini però, nel caso di specie, appare evidente la lesione del diritto al contraddittorio e difesa per mancata comunicazione del nuovo orario al difensore e all’imputato.

Il cambio orario dell’udienza può rendere la sentenza nulla

Il provvedimento con cui viene anticipata l’udienza doveva essere notificato alle parti e pertanto la mancata comunicazione dello stesso integra, come rilevato dal ricorrente, una nullità assoluta, perché impedendo all’imputato di presenziare e al difensore di difenderlo. Si precisa inoltre che “non può ritenersi infatti sostitutiva della notifica alle parti di tali provvedimenti, quando dagli stessi dipenda l’informazione alle stesse dovuta al fine di consentire loro l’effettiva partecipazione al processo.”

L’art. 83 alla lettera d) del comma 7 del dl. n. 18/2020 (convertito con modificazione nella I. n. 27/2020) non prevede deroghe espresse al “regime delle notificazioni degli atti funzionali all’instaurazione del contraddittorio processuale.”

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Il cambio  deve essere notificato al difensore

Come da norma è stata “espressamente predisposta una disciplina speciale delle comunicazioni e delle notificazioni degli avvisi nel periodo emergenziale, dimostrando così di voler sottrarre la materia all’autonomia dei dirigenti dei singoli uffici giudiziari.” La notifica del provvedimento con cui era stato anticipato l’orario di udienza all’imputato doveva perfezionare notifica al difensore sulla casella di posta elettronica certificata del medesimo.