Aumento del contributo unificato e fondi per Adr: la manovra per liberare i Tribunali

La manovra “libera Tribunali” per il Governo è un aumento del contributo unificato per i contenziosi non risolti con mediazione o negoziazione assistita

Il contributo unificato

Si parla in questi giorni dell’aumento del contributo unificato e la polemica monta tra i legali perché sembra proprio che sia una manovra che ammicca all’intento di demotivare al ricorso alla giustizia ordinaria. Se ciò fosse vuol dire chiaramente che lo Stato rema per liberare dal contenzioso le aule di tribunale, avendo in questa strategia individuato un metodo per alleggerire le agende di Udienza. Ma a che costo? E tale manovra garantisce sempre  la tutela dei diritti?

Aumento del contributo unificato

Si parla di inserire l’aumento del contributo unificato insieme all’imminente riforma del processo civile, che attende solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dopo la firma del presidente della Repubblica.

Nuovo decreto

Leggiamo nell’articolo 1, comma quarto, della delega: che spetta al Governo “un monitoraggio sulle spese per gli incentivi alle alternative dispute resolution”. E se il quantum previsto non basta si  dovrà aumentare il tributo previsto per l’iscrizione a ruolo della causa.

Incentivo Adr

Si parte dall’incentivo di istituti di risoluzione alternativa delle controversie (mediazione e negoziazione assistita) ove si opererà:

  • adottando un testo unico in materia di procedure stragiudiziali di risoluzione delle controversie;
  • aumentando gli incentivi fiscali;
  • estendendo a tali istituti l’applicabilità del gratuito patrocinio;
  • ampliando l’ambito delle controversie per le quali il previo tentativo di mediazione è condizione di procedibilità;
  • favorendo la partecipazione delle parti a tali procedure, anche con modalità telematiche;
  • disciplinando le attività di istruzione stragiudiziale;
  • potenziando la formazione e l’aggiornamento dei mediatori e la conoscenza di questi strumenti presso i giudici.
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Tra le agevolazioni fiscali per il ricorso alla Alternative Justice vi è l’idea di portare da 50 mila a 100 mila euro il tetto per l’esenzione dall’imposta di registro per la mediazione civile.  Saranno stanziati poi ulteriori crediti d’imposta e l’estensione del gratuito patrocinio, prevista anche per la negoziazione assistita. Il budget messo in campo è di 4,4 milioni di euro per il 2022 e 60,6 a partire dal 2023. Solo se il limite di spesa sarà superato, gli sgravi Adr ricadranno sugli utenti del servizio giustizia.