Esclusione dal concorso di medicina : l’app non riconosce il Green Pass

Il TAR Emilia Romagna ha ritenuto illegittima l’esclusione al concorso di medicina per via del mancato riconoscimento del QR Code da parte dell’app Verifica C19.

Esclusione dal test di medicina

Il caso

Due studenti sono sono stati esclusi dalla partecipazione al test di ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia a.a. 2021/22 dell’Ateneo di Bologna con la testuale motivazione “Green pass non valido” , mentre un altro studente escluso in quanto “privo del Green pass” (pur avendo quest’ultimo dimostrato l’avvenuta vaccinazione il 10 agosto 2021).

I tre studenti hanno pertanto proposto ricorso al TAR competente al fine di far accertare l’illegittimità della esclusione.

La decisione del Tribunale amministrativo

La esclusione contestata dai tre studenti a parere del Tar appare “prima facie” illegittima.

Infatti il mancato riconoscimento del QR code da parte dell’ app.VerificaC19 , appare sanabile mediante esibizione della certificazione, comunque fidefaciente, circa l’avvenuta effettuazione del vaccino.

Il Tar ritiene poi che se si aderisse alla tesi opposta l’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito quale il diritto allo studio o l’accesso ai pubblici uffici sarebbe inopinatamente condizionato dal funzionamento di un applicativo mobile.

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Ammissione con riserva per due dei tre studenti ed infondatezza del ricorso per il terzo

Pertanto cautelarmente il TAR ha ammesso due dei tre ricorrenti con riserva a sostenere la prova d’esame per l’accesso al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.

Quanto allo studente che risultava privo di Green Pass il Tribunale amministrativo ha ritenuto di dichiarare infondato il ricorso.

Infatti, a far data dal 6 agosto 2021 è consentito l’accesso ai concorsi pubblici esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19.

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Tali certificazioni sono previste dall’articolo 9, comma 2 e che, ai sensi dell’art. 13 DPCM 17 giugno 2021:

La verifica delle certificazioni verdi COVID-19 è effettuata mediante la lettura del codice a barre bidimensionale, utilizzando esclusivamente l’applicazione mobile descritta nell’allegato B, paragrafo 4, che consente unicamente di controllare l’autenticità, la validità e l’integrità della certificazione, e di conoscere le generalità dell’intestatario”.

Il Tar ha comunque affermato l’eventuale responsabilità civile del Ministero della Salute per il riscontrato ritardo nell’emissione del certificato verde.