Cedolare secca : si può optare per tale regime se il conduttore è un condominio

L’Agenzia delle Entrate , in risposta ad un interpello risponde in senso affermativo sulla possibilità del locatore di optare per la “cedolare secca” relativamente ad un contratto di locazione stipulato con un condominio.

Risposta n. 790/2021 del 24 novembre 2021 dell’Agenzia delle Entrate

Il regime della cedolare secca sugli affitti è previsto all’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 che dispone

“1. In alternativa facoltativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, il proprietario o il titolare di diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate ad uso abitativo può optare per il seguente regime.

2. A decorrere dall’anno 2011, il canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all’abitazione, può essere assoggettato, in base alla decisione del locatore, ad un’imposta, operata nella forma della cedolare secca, sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali, nonché delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione; la cedolare secca sostituisce anche le imposte di registro e di bollo sulla risoluzione e sulle proroghe del contratto di locazione. (…)”.

Con circolare 1° giugno 2011, n. 26/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul regime tributario agevolativo in questione.

A chi è riservato tale regime?

Possono optare per il regime facoltativo di imposizione della cedolare secca:

  1. le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate,
  2. che non agiscono nell’esercizio di un’attività di impresa, o di arti e professioni

Può trovare applicazione in relazione:

  • ai contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo censiti nel catasto dei fabbricati nella tipologia abitativa (categoria catastale A, escluso A/10) ovvero per i quali è stata presentata domanda di accatastamento in detta tipologia abitativa, locati per finalità abitative e relative pertinenze.

L’opzione esercitata dal locatore esplica effetti anche nei confronti del conduttore che non è più tenuto, per il periodo di durata dell’opzione, al versamento dell’imposta di registro sul contratto di locazione concluso.

  • solo per gli immobili abitativi locati con finalità abitative, escludendo quelle effettuate nell’esercizio di un’attività d’impresa o di lavoro autonomo.

LEGGI ANCHE: Agevolazioni fiscali prima casa under 36: la circolare 12/E Agenzia Entrate

Si può applicare se il conduttore è un condominio?

Nel caso esaminato dall’Agenzia delle Entrate :

  • la parte conduttrice è un condominio che non esercita attività di impresa, o di arti e professioni
  • e l’immobile oggetto di locazione è “destinato al custode del Condominio … il quale lo utilizza per abitazione principale propria e del di lui nucleo familiare“.

Il locatore persona fisica, nel presupposto che non agisca nell’esercizio di un’attività di impresa, o di arti e professioni, può optare per il regime della cedolare secca.