Nel caso di rinuncia alla proprietà di un cane occorre seguire un determinato iter al fine di non incorrere in reati. Vediamo di che cosa si tratta ed in che cosa incorre chi abbandona un cane
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Registrazione presso il Comune di residenza dell’atto di rinuncia
Purtroppo a volte capita che il proprietario di un cane non possa più tenere l’animale con sé e che dunque sia costretto a cederlo a terzi o, peggio ancora, a portarlo in un canile.
Ovviamente, poiché il cane deve essere dotato di apposito microchip, il proprietario sarà sempre identificabile e responsabile delle sorti dell’animale. Nel caso di cessione di proprietà oppure di rinuncia della proprietà occorre registrare presso il comune di residenza l’atto di rinuncia dell’animale in modo da poter poi trasferire la proprietà a terzi oppure di poterlo rendere adottabile.
I canili comunali devono prendere in carico l’animale abbandonato?
I canili comunali, in caso di rinuncia regolarmente registrata, sono tenuti a prendere in carico l’animali e non si possono rifiutare di accoglierlo nella struttura. Possono però chiedere, se previsto da regolamento comunale, il pagamento di una piccola somma mensile a titolo di spese di gestione.
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Chi abbandona un cane commette reato
Da ultimo, si ricorda che abbandonare un cane integra una ipotesi di reato punibile ai sensi dell’art. 727 c.p. il quale statuisce che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.