La soglia del pagamento in contanti da gennaio 2022 scende da € 1.999,99 ad € 999,99
La soglia del pagamento in contanti
Al fine di consentire la tracciabilità dei pagamenti e contrastare l’evasione fiscale ed il riciclaggio la legge di Bilancio del 2020 aveva previsto la soglia dei pagamenti in contanti in € 1999,99 dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021
Dal 1° gennaio 2022 la soglia scenderà ulteriormente a 999,99 euro.
Il divieto di uso del contante oltre una determinata soglia viola il principio di libera circolazione dei capitali?
Sul punto è intervenuta la Corte di Giustizia Europea , che con la decisione n. 544 del 6.10.2021 ha stabilito che la normativa di uno Stato membro che, per contrastare l’evasione, vieta l’uso del contante oltre una determinata soglia, non è contraria al principio di libera circolazione dei capitali.
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In particolare l’articolo 63 del Trattato sul Funzionamento dell’ Unione Europea ( TFUE) in combinato disposto con l’articolo 49, paragrafo 3, della CDFUE, deve essere interpretato nel senso che esso non osta a una normativa di uno Stato membro che, al fine di contrastare l’elusione e l’evasione fiscali:
- vieta alle persone fisiche e giuridiche di effettuare un pagamento nel territorio nazionale qualora l’importo dello stesso sia pari o superiore a una soglia prefissata e impone, a tal fine, di ricorrere a un bonifico bancario o a un versamento su un conto di pagamento, anche nel caso in cui si tratti della distribuzione di dividendi di una società,
- prevede un regime sanzionatorio per la violazione di tale divieto nell’ambito del quale l’importo dell’ammenda che può essere inflitta è calcolato sulla base di una percentuale fissa applicabile all’importo totale del pagamento effettuato in violazione
La condizione che la Corte ritiene necessaria al fine della legittimità del divieto è che la normativa sia idonea a garantire la realizzazione degli obiettivi di evitare l’evasione fiscale ed il riciclaggio e non ecceda quanto necessario per conseguirli.