Superlega contro FIFA e UEFA : si gioca davanti alla Corte di Giustizia

La domanda di pronuncia pregiudiziale è stata proposta davanti alla Corte di Giustizia (Causa C-333/21) dal Tribunale del Commercio n. 17 di Madrid il 27 maggio 2021 nella controversia tra la Superlega contro Unione Europea delle Federazioni Calcistiche (UEFA) e Fédération internationale de football association (FIFA)

Superlega contro FIFA e UEFA

Di che cosa si tratta? I fatti.

La Superlega Europea ( European Superleague Company, S.L.) è una società a responsabilità limitata i cui soci fondatori sono i club calcistici: Real Madrid, Associazione Calcio Milan, Fútbol Club Barcelona, Club Atlético de Madrid, Manchester United Football Club, Football Club Internazionale Milano S.p.A., Juventus Football club, The Liverpool Football Club and Athletic Grounds Limited, Tottenham Hostpur Football Club, Arsenal Football Club, Manchester City Football Club e Chelsea FC Plc.

Lo scopo della Superlega è quello di diventare la prima competizione europea al di fuori della UEFA a svolgersi con cadenza annuale e con la partecipazione di calciatori e club di altissimo livello.

I club fondatori hanno informato la FIFA e la UEFA di aver istituito una nuova competizione di calcio professionistico.

Il 21 gennaio 2021, la FIFA e la UEFA:

  • hanno comunicato il loro rifiuto di riconoscere l’istituzione della Superlega.
  • hanno avvisato dell’espulsione di qualunque giocatore o club che partecipi a tale competizione da quelle organizzate dalla FIFA e dalle confederazioni regionali.
  • hanno espresso che tutte le competizioni devono essere organizzate o riconosciute dall’organismo interessato.

Tale comunicato è stato confermato da una nuova dichiarazione del 18 aprile 2021 rilasciata dalla UEFA, dalla Federazione calcistica dell’Inghilterra e dalla Premier League, dalla Reale Federazione Spagnola di Calcio, da La Liga, dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e dalla Lega Serie A.

Oggetto del procedimento principale davanti al Tribunale del Commercio n. 17 di Madrid

La Superlega ha chiesto che il Tribunale dichiari che la UEFA e la FIFA, opponendosi all’organizzazione della Superlega europea, conducono pratiche concordate e abusano della loro posizione dominante nel mercato relativo all’organizzazione di competizioni internazionali di club calcistici in Europa nel mercato della commercializzazione dei diritti connessi a tali competizioni.

La ricorrente chiede inoltre che siano adottate misure cautelari atte a consentire l’organizzazione e lo sviluppo della Superlega europea.

Il giudice del rinvio ha accolto la domanda il 19 aprile 2021 e mediante ordinanza del 20 aprile 2021 sono state adottate misure cautelari inaudita parte che saranno vigenti durante lo svolgimento del procedimento principale e che coincidono con le pretese della Superlega.

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Le questioni pregiudiziali sottoposte alla Corte di Giustizia Europea

Riguardano l’interpretazione degli artt. 101, 102, 45, 56, 49 e 63  del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

In particolare, il giudice del rinvio chiede che la Corte si pronunci sulle questioni sollevate dalla Superlega e cioè se:

  •  la UEFA e la FIFA hanno abusato della loro posizione dominante in violazione dell’articolo 102 TFUE attribuendosi il potere discrezionale di vietare competizioni alternative e obbligando i club ed eventualmente la Superlega a cedere i diritti di sfruttamento delle competizioni cui partecipano.
  • gli articoli 22, 67, 68, 79, 71, 72 e 73 dello statuto della FIFA, l’articolo 6 del regolamento della FIFA disciplinante le gare internazionali e gli articoli 49 e 51 dello statuto della UEFA sono incompatibili con gli articoli 101 TFUE e/o 102 TFUE.
  •  la UEFA e la FIFA ostacolano la libera concorrenza sul mercato imponendo restrizioni ingiustificate e sproporzionate alla Superlega in violazione dell’articolo 101 TFUE.
  •  il contenuto della dichiarazione rilasciata dalla FIFA e dalla UEFA il 21 gennaio 2021 viola gli articoli 101 TFUE e 102 TFUE.

La decisione della Corte sulle questioni sollevate potrebbe modificare significativamente lo scenario delle competizioni calcistiche attualmente esistente.