La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è un atto con il quale possono comprovarsi stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell’interessato, resa e sottoscritta dallo stesso ed è disciplinata dall’art. 38 del D.P.R. n. 445/2000.
La normativa di riferimento
La dichiarazione sostitutiva di atto notorio o atto di notorietà viene prevista dal D.P.R. n. 445/2000, ossia il testo unico sulla documentazione amministrativa. Nello specifico, per l’atto in questione, ci riferiamo all’art. 47 del D.P.R.
Dichiarazione sostitutiva di atto notorio: quando serve
La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è utilizzata nel rapporto del soggetto con le Pubbliche Amministrazioni nonché con i gestori di Servizi Pubblici.
Chi può utilizzarla?
La dichiarazione sostitutiva di atto notorio può essere utilizzata dai cittadini italiani e anche da quelli della Unione Europea. I cittadini extracomunitari possono autocertificare solo in due condizioni: Il possesso della residenza italiana; la dichiarazione di stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da soggetti pubblici e privati italiani.
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Responsabilità del pubblico ufficiale o funzionario dell’ufficio pubblico
Se vi sono i presupposti previsti dalla legge per farlo, se il pubblico ufficiale o il funzionario dell’ufficio pubblico non accetta l’autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, allora lo stesso incorre nella violazione dei doveri d’ufficio.
Dichiarazione sostitutiva di atto notorio: in quali casi
Salvo che la legge non preveda altro, possono essere oggetto di dichiarazione sostitutiva di atto notorio tutti i documenti diversi da quelli che possono essere autocertificati, ai sensi dell’art. 46, D.P.R. n. 445/2000.