Armi da fuoco: nasconderle nel posto sbagliato può costituire reato, ma sotto al materasso potrebbe andare bene
Disciplina
L’articolo 20 comma 1 e 2 della Legge 110/1075 dispone in tema di “Custodia delle armi e degli esplosivi”:
- La custodia delle armi di cui ai precedenti articoli 1 e 2 e degli esplosivi deve essere assicurata con ogni diligenza nell’ interesse della sicurezza pubblica. Chi esercita professionalmente attività in materia di armi o di esplosivi o è autorizzato alla raccolta o alla collezione di armi deve adottare e mantenere efficienti difese antifurto secondo le modalità prescritte dall’ autorità di pubblica sicurezza.
- Chiunque non osserva le prescrizioni di cui al precedente comma è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con l’arresto da uno a tre mesi o con l’ammenda fino a lire 1.000.000.
Chi detiene legalmente un’arma o degli esplosivi, deve quindi avere l’accortezza di occultarle affinché non finiscano anche accidentalmente in mani sbagliate o inesperte.
Ma qual è il posto più sicuro per nascondere una pistola in casa?
Forse sotto al materasso, dentro ad un cassetto o dentro ad una cassapanca?
La soluzione non è così semplice perché non è sufficiente il luogo di collocazione per garantire la sicurezza, ma anche le modalità.
La Cassazione
La suprema Corte di Cassazione si è occupata di un caso in cui un uomo che deteneva legittimamente una pistola, l’aveva nascosta sotto il materasso, occultando però il caricatore nella cassapanca in un’altra stanza e 50 cartucce in un altro mobile.
I giudici del Tribunale hanno ritenuto l’uomo responsabile della contravvenzione ex art. 20, commi 1 e 2 L. n. 110 del 1975, condannandolo alla pena di duecento Euro di ammenda perché non avrebbe custodito l’arma con la doverosa diligenza, nell’interesse della sicurezza pubblica.
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Diversamente, la Corte di Cassazione, dopo aver rilevato che l’imputato viveva da solo e che non vi era prova di accesso alla casa di minorenni, ha ritenuto che egli avesse adottato tutte le cautele idonee a scongiurare il pericolo che qualcuno potesse entrare in possesso dell’arma anche accidentalmente.
Con la sentenza n. 13570/17 la Cassazione ha stabilito che: la conservazione delle tre parti dell’arma in tre luoghi diversi, adeguatamente occultate, è sufficiente a garantirne la corretta custodia.