Nel caso di multa per autovelox se l’accertatore non deposita i certificati di omologazione, taratura e controllo l’opposizione è accolta? Ebbene, l’accoglimento non è automatico.

In che caso l’impugnazione può essere accolta?
Infatti, la prova di tale documentazione può essere ricavata dal verbale impugnato e da ciò che vi è scritto.
Invero i pubblici ufficiali se accertano l’esistenza dei certificati di taratura e omologazione identificandoli puntualmente e questi sono indicati nel verbale, quest’ultimo fa piena prova fino a querela di falso.
Ciò limitatamente ai fatti attestati dal pubblico ufficiale che lo ha redatto, come da lui compiuti o come avvenuti in sua presenza senza margini di apprezzamento o di discrezionalità nonché limitatamente alla provenienza del documento del pubblico ufficiale stesso ed alle dichiarazioni delle parti (cfr. C. n. 1406/2004).
L’esame dei certificati non include infatti alcuna attività valutativa o di giudizio del pubblico ufficiale, ma solo un momento conoscitivo privo di un profilo di discrezionalità o di interpretazione da parte del pubblico ufficiale medesimo.
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Quindi? Cosa devo fare?
Ciò significa che qualora la pubblica amministrazione o comunque l’agente accertatore non depositi i relativi certificati, non comporterà l’automatico accoglimento dell’opposizione. Chi impugna il verbale, quindi, dovrà proporre querela di falso.
E per la funzionalità dell’apparecchio?
Anche relativamente al funzionamento dell’apparecchio, qualora sia stato verificato dagli agenti e quest’attività sia inserita nel verbale contestato, la relativa dichiarazione è comunque inclusa in un verbale, atto pubblico la cui attendibilità può essere contrastata solo con la specifica prova contraria. Ciò pur non rivestendo fede privilegiata ( Cass. n. 32369/2018 e Cass. n. 15702/2004).
Quindi in tale caso non sarà necessaria la querela di falso, ma almeno una specifica ed inoppugnabile prova contraria a quanto attestato dal pubblico ufficiale sul verbale.