Euro digitale: il momento della moneta unica digitale

La Banca Centrale Europea ha deciso in data 14 luglio 2021 di avviare l’analisi del progetto per l’emissione dell’Euro digitale

Euro digitale

Il Rapporto della BCE.

Nell’ottobre 2020 la BCE ha pubblicato il “Rapporto su un euro digitale” che prende in esame la possibilità dell’emissione di una valuta digitale da parte di una banca centrale (Central Bank Digital Currency, CBDC).
Tale valuta digitale sarebbe una moneta elettronica  emessa dall’Eurosistema (la BCE e le banche centrali nazionali) accessibile a tutti, cittadini e imprese.

Al via la fase di analisi del progetto 

In seguito alla pubblicazione del “Rapporto su un euro digitale” nell’ottobre del 2020 Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso a luglio 2021 di avviare la fase di analisi del progetto.
La fase di analisi, come si legge sul sito della Banca Centrale Europea- Eurosistema:
– avrà la durata di 24 mesi,
– verterà su questioni fondamentali relative alla definizione delle caratteristiche tecniche e alla distribuzione.
La preoccupazione della BCE è quella di consentire attraverso un euro digitale di rispondere alle esigenze dei cittadini europei.
Inoltre si dovranno prevenire attività illecite e scongiurare effetti indesiderati sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria. In ogni caso, rassicura la BCE sul fatto che il contante rimarrebbe affiancato dalla nuova moneta digitale.

Euro digitale

L’impatto sul mercato

La BCE nella fase di analisi studierà sia l’impatto che la nuova moneta potrebbe avere sul mercato anche con riferimento alla privacy sia gli strumenti atti ad evitare rischi per i cittadini e per l’economia.
Terrà altresì in considerazione il punto di vista dei potenziali utenti e distributori in merito al suo utilizzo.

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L’esito delle sperimentazioni sin qui condotte

La BCE dalla pubblicazione del Rapporto ha condotto attraverso esperti sperimentazioni, che non hanno evidenziato ostacoli tecnici, come dichiarato dalla medesima Banca Centrale nel comunicato stampa del 14 luglio 2021, in quattro ambiti:

  1. tecnologia per un euro digitale (digital euro ledger),
  2. privacy e contrasto al riciclaggio di denaro,
  3. limiti alla circolazione dell’euro digitale, accesso degli utenti finali in assenza di connessione a Internet
  4. agevolazione dell’inclusività con dispositivi adeguati.
    Non sono stati individuati ostacoli tecnici rilevanti per nessuna delle caratteristiche tecniche valutate.

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Ecocompatibilità

Nella fase sperimentale è emerso che un’infrastruttura di base per la moneta elettronica sarebbe ecocompatibile.
Infatti per le architetture sottoposte a test, l’energia impiegata per trattare decine di migliaia di transazioni al secondo è trascurabile rispetto a quella utilizzata da criptoattività come i bitcoin.