A proposito di barriere architettoniche: facciamo il punto

L’eliminazione delle barriere architettoniche è normata in Italia da leggi degli ultimi anni novanta e del primo decennio del duemila

La necessità di eliminare le barriere architettoniche trova riscontro normativo nella Legge 13/1989, insieme al suo Decreto attuativo, il D.M. 14 giugno 1989, n.236. La legge identifica le “disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e comprende anche gli edifici residenziali pubblici, di nuova costruzione o da ristrutturare. La Legge 13/89 prevede anche i contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti, destinati alle persone che hanno limitazioni di movimento.

Eliminazione di ogni barriera

Il Decreto attuativo identifica con precisione “le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed agevolata”.

I criteri

I criteri fondamentali contenuti sono tre:

  • Accessibilità: un edificio e le sue unità immobiliari e ambientali sono accessibili se anche le persone che hanno capacità motoria o sensoriale ridotta o impedita possono accedere e muoversi all’interno degli spazi e utilizzare le attrezzature presenti in sicurezza e con una agevolata autonomia.
  • Visitabilità: i luoghi privati e il pubblici sono visitabili se chi ha capacità motorie o sensoriali ridotte o impedite può raggiungere gli spazi di relazione e almeno un bagno.
  • Adattabilità: uno spazio è adattato rendendolo accessibile e fruibile anche da persone che hanno capacità motorie o sensoriali ridotte o impedite

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Il condominio

Per il condominio il superamento delle barriere architettoniche, è normato,  oltre alla Legge 13/89, anche la Legge 220/2012, che ha novellato i vecchi articoli del Codice Civile risalenti agli anni Quaranta, stabilito nuove regole per i condomini e stabilito le linee guida per gli interventi straordinari come l’abbattimento delle barriere architettoniche, definendo il processo di approvazione durante le assemblee condominiali.

La normativa sulle barriere architettoniche negli edifici pubblici

Per gli edifici pubblici e il loro abbattimento fanno invece capo al Decreto del Presidente della Repubblica 503/1996 “recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”. La norma appena citata, detta gli adeguamenti necessari per  pubblici edifici, i quali sono così tenuti a garantire la fruizione di tutti gli spazi a chiunque abbia capacità motoria limitata, sia che si parli di strutture pre esistenti da rinnovare sia che si parli di opere da realizzare ex novo.

Infine ricordiamo l’Atto della Camera dei Deputati 1013 del 21/10/2013: “Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche”. Con questa disciplina si ideava l’emanazione di un regolamento unico per accorpare, uniformare e dettare con chiarezza le disposizioni tecniche per  tutti gli edifici pubblici e privati e per gli spazi e i servizi pubblici o aperti al pubblico o di pubblica utilità, e per promuovere l’adozione di criteri universali per la costruzione di ambienti e prodotti utilizzabili da tutti.