Caparra confirmatoria e deposito cauzionale: Le differenze

Caparra confirmatoria e deposito cauzionale: vediamo le differenze e gli utilizzi dei due istituti giuridici

Anche se comunemente parliamo di caparra per indicare diversi strumenti giuridici, questa rappresenta una forma specifica di tutela che differisce dal deposito cauzionale

Differenza tra caparra confirmatoria e deposito cauzionale

Il deposito cauzionale si definisce giuridicamente una garanzia per l’esatto adempimento degli obblighi gravanti su una parte che, versando ad un’altra una determinata somma, si obbliga a portare a compimento tali obblighi predetti.

La caparra è uno strumento giuridico del tutto differente per il quale si intende una determinata somma di denaro o una quantità di altre cose fungibili, che si versa preventivamente alla sottoscrizione di un contratto a garanzia della futura esecuzione della propria prestazione o a titolo di corrispettivo (comunemente chiamata penale) in caso di recesso contrattuale.

La caparra confirmatoria

Viene versata da una parte all’altra  (parti che appunto ad es. si accingono a sottoscrivere un contratto) a garanzia dell’impegno ad eseguire una determinata prestazione. Occorre sottolineare che tale impegno produce effetti diversi a seconda del possibile inadempimento non solo per chi la rilascia ma anche per chi larice nel caso in cui si venga meno agli obblighi stabiliti.

Cosa accade se si è inadempienti

In caso di inadempienza la parte che riceve potrà:

  • recedere dal contratto e trattenere a titolo di risarcimento per il mio inadempimento la caparra ricevuta;
  • previa restituzione della caparra ricevuta, attivare un giudizio per chiedere l’esecuzione del contratto e un risarcimento del danno subito;
  • previa restituzione della caparra ricevuta, sempre attivare un giudizio per chiedere la risoluzione del contratto e un risarcimento del danno da inadempimento.

Chi cede la caparra in caso di inadempienza del ricevente potrà:

  • recedere da contratto ed esigere il doppio della somma versata a titolo di caparra;
  • chiedere in via giudiziale l’esecuzione del contratto e un risarcimento del danno per inadempimento altrui;
  • chiedere in via giudiziale, sempre in caso di rifiuto da parte del soggetto inadempiente ad una definizione bonaria della questione, la risoluzione del contratto e il risarcimento del danno per inadempimento altrui.
Il deposito cauzionale

Si tratta di un istituto che generalmente si utilizza per il contratto di locazione. La garanzia in questo caso si forma a tutela del proprietario, al fine di coprire danni futuri che possono essere arrecati all’immobile dall’inquilino durante la locazione.

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Siamo in una fattispecie che richiama  la natura stessa del pegno irregolare, poiché oggetto dello stesso è un bene fungibile come il denaro del quale il locatore potrà disporre liberamente fino alla conclusione della locazione.

A questo punto il locatore tuttavia dovrà restituire al conduttore, qualora ovviamente non ci siano danni all’immobile, la somma stessa aumentata degli interessi maturati.

Meno noto ma tuttavia ricorrente è l’utilizzo dello strumento per le utenze, laddove vengono poste delle somme a garanzia del regolare pagamento delle fatture emesse dalle società che le riceve e con la quale si sottoscrive un contratto. Anche in questo caso le somme saranno restituite a termine dello stesso.