Per l’acquisto di un bene immobile da parte del minore è necessario ricorrere al Giudice Tutelare
I genitori che vogliono acquistare o donare un bene immobile ai minori debbono richiedere, prima di stipulare l’atto di acquisto, l’autorizzazione al Giudice Tutelare del luogo di residenza di questi ultimi.
Tale ricorso è necessario poiché l’acquisto di un immobile viene reputato atto di straordinaria amministrazione del patrimonio del minore ed in questi casi appare necessario che un soggetto terzo (il Giudice Tutelare) valuti la convenienza o meno di tale acquisto.
I documenti necessari a supporto della richiesta di autorizzazione ad acquistare in nome e per conto dei minori sono: perizia giurata attestante il valore del bene, certificazione ipocatastale dell’immobile al fine di verificare la proprietà dello stesso sino a venti anni prima e la sussistenza di pesi o gravami che possano rendere l’acquisto pregiudizievole per il minore (es. sussistenza di ipoteche), certificato di residenza del minore ai fini della competenza territoriale e, se parte del prezzo d’acquisto viene corrisposto con mutuo, dichiarazione dei redditi dei genitori al fine di valutare la capacità di far fronte al pagamento delle rate.
LEGGI ANCHE: Il minore può cambiare la residenza in caso di separazione
Nel caso in cui ci si orienti per un acquisto con mutuo, l’autorizzazione dovrà essere chiesta anche per l’iscrizione ipotecaria.
Da ultimo, secondo un orientamento maggioritario, l’acquisto di un immobile da parte dei genitori a beneficio del figlio, si configura come donazione indiretta in quanto vi è volontà di compiere un atto a titolo gratuito che si concreta con il pagamento del prezzo in nome e per conto del minore. In tutti questi casi, è richiesta la nomina di un curatore speciale che presenzi all’atto e che sottoscriva in nome e per conto del minore. I genitori, già nel ricorso, possono individuare il curatore speciale, anche nella persona di un parente.