Attenzione se non controlli i tuoi gatti e questi infastidiscono i vicini perché puoi rischiare una denuncia per stalking
I rapporti tra vicini si sa, non sono sempre facili e qualche volta possono anche trasformarsi in un vero e proprio incubo.
Può accadere infatti che le molestie del vicino vengano attuate non direttamente, ma per mezzo di ignari felini sollecitati o non trattenuti dall’ invadere l’altrui proprietà, così da arrecare disturbo e danno, soprattutto a causa degli escrementi.
Tale condotta, se reiterata e magari associata ad altre molestie, può anche configurare il reato di stalking.
Il caso: le molestie feline
Dispone il primo comma dell’articolo 612 bis c.p. “Commette il reato di stalking, cioè atti persecutori, chiunque con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumita’ propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”
Tale condotta persecutoria può configurarsi, come già avvenuto e sentenziato dalla suprema corte di Cassazione, nel caso in cui gli animali domestici vengano di proposito lasciati liberi di muoversi nelle aree comuni o nelle aree altrui, se da ciò derivi una effettiva provata alterazione delle abitudini di vita
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In un caso specifico verificatosi nel 2019 la Cassazione ha così deciso: “il comportamento volontariamente e deliberatamente tenuto dalla proprietaria che lasci i gatti incustoditi, tanto da recare molestia agli altri, nonostante le ripetute lamentele , configura un comportamento certamente riconducibile a quello tipizzato dall’articolo 612bis.” Cassazione sez.v penale n. 25097 5giugno 2019.
Inoltre, ai fini della configurazione dello stalking, recentemente sono stati ritenuti sufficienti anche due soli episodi di minacce o molestie se astrattamente idonei a sconvolgere la vittima inducendola a modificare le abitudini di vita.