Accettazione dell’eredità: I minori accettano esclusivamente con beneficio di inventario, previa autorizzazione del Giudice Tutelare
Quando si apre una successione (perché muore una persona) ed il minorenne è beneficiario dei beni ereditari (per legge o per testamento), l’accettazione dell’eredità deve farsi, a cura dei genitori che esercitano la responsabilità genitoriale o del genitore unico esercente la responsabilità genitorale con beneficio di inventario, previa autorizzazione del Giudice Tutelare del Tribunale dove è fissata la residenza del medesimo.
Dunque, la competenza territoriale dell’Ufficio Giudiziario che è deputato ad emettere il provvedimento di autorizzazione ad accettare l’eredità con beneficio di inventario è sempre il luogo di residenza o domicilio del minore, anche se la successione si è aperta in altro luogo. L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario verrà poi resa dinnanzi ad un Notaio oppure dinnanzi al Cancelliere del Tribunale ove si è aperta la successione, che coincide con l’ultimo domicilio del de cuius.
L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario consente di tenere separato il patrimonio dell’erede da quello del de cuius in modo tale che eventuali creditori di quest’ultimo non possano aggredire il patrimonio di colui che ha accettato con tale modalità. Il minorenne decade dal beneficio di inventario e diviene erede puro e semplice nel caso in cui non compia tale accettazione entro un anno dal compimento della maggiore età.
Nel caso in cui il minore che accetta l’eredità con beneficio di inventario voglia vendere dei beni mobili od immobili facenti parte della massa ereditaria, deve ottenere una duplice autorizzazione: quella del Giudice Tutelare a vendere ad un determinato prezzo ed a reimpiegare le somme a beneficio del minore e quello del Tribunale ove si è aperta la successione ex art. 747 c.p.c.
LEGGI ANCHE: Accettazione dell’eredità con beneficio di inventario: una tutela in caso di situazioni debitorie
Tale ultima autorizzazione è necessaria poiché il Tribunale deve vagliare se vi sia una lesione di eventuali creditori del de cuius che vedrebbero pregiudicati i loro diritti in caso di alienazione del bene.
LEGGI ANCHE: Autorizzazione a vendere beni ereditari: cosa si intende e quando si applica
L’autorizzazione deve essere chiesta nei 5 anni dall’avvenuta accettazione in caso di alienazione di beni mobili e nel termine di 10 anni nel caso di alienazione di beni immobili.