Sono molti i fatti di cronaca che riguardano persone scomparse, persone di cui si perdono le tracce e persone che vengono cercate per anni
Ma giuridicamente cosa accade al patrimonio dello scomparso? Come si può comportare il coniuge? Può contrarre matrimonio od incorre nel reato di bigamia? Il codice civile offre delle soluzioni nel caso in cui sia dubbia l’esistenza in vita di un soggetto.
Quando una persona scompare nel luogo del suo ultimo domicilio o residenza e non se ne hanno più notizie, indipendentemente dalla durata del tempo trascorso dall’ultima notizia, il Tribunale, su domanda degli interessati o dei presunti successori legittimi o del Pubblico Ministero, può nominare un curatore, il quale deve occuparsi esclusivamente della conservazione del patrimonio dello scomparso.
Il curatore rappresenta la persona scomparsa in giudizio, nella formazione degli inventari, dei conti e nelle liquidazioni o divisioni, salvo che la persona scomparsa non avesse un legale rappresentante o un procuratore.
Trascorsi due anni dal giorno in cui risale l’ultima notizia della persona scomparsa e vi sia incertezza sulla sua esistenza in vita, i presunti successori legittimi e chiunque ragionevolmente creda di avere sui beni dello scomparso diritti dipendenti dalla morte di lui (ad esempio i creditori dello scomparso), indipendentemente dalla preventiva nomina del curatore dello scomparso, possono richiedere al Tribunale una dichiarazione di assenza.
Con l’adozione di tale provvedimento si ha l’apertura del testamento dell’assente, l’immissione degli aventi diritto nel possesso temporaneo dei beni o nell’esercizio temporaneo dei diritti dell’assente ed il temporaneo esonero dall’adempimento delle obbligazioni, delle quali la morte dell’assente produrrebbe la liberazione.
L’immissione del possesso temporaneo dei beni, non attribuisce la titolarità dei beni dell’assente, ma solo l’amministrazione dei beni stessi, la rappresentanza dell’assente in giudizio ed il godimento delle rendite.
In alcuni casi si può ottenere una dichiarazione di morte presunta
Se sono trascorsi 10 anni dal giorno a cui risale l’ultima notizia dell’assente il Tribunale dell’ultimo domicilio o dell’ultima residenza può dichiarare la morte presunta dello scomparso a partire dal giorno in cui risale l’ultima notizia certa della sua esistenza in vita. Si tratta di una particolare forma di accertamento giudiziale del decesso di un soggetto, fondato su una presunzione legale.
La dichiarazione di morte presunta produce gli stessi effetti della morte naturale, a decorrere, in via generale, dalla data così determinata della morte presunta.
La conseguenza di tale provvedimento è la libera disponibilità dei beni nei confronti di coloro che ne hanno avuto il possesso temporaneo e la liberazione definitiva delle obbligazioni di colui che è stato dichiarato morto presunto.
Pertanto il coniuge può contrarre nuovo matrimonio e si può procedere alla dichiarazione di successione e alla ripartizione dei beni nei confronti degli aventi diritto.
Si può procedere alla dichiarazione di morte presunta anche se non vi è stata precedente dichiarazione di assenza.