Matrimonio a Las Vegas: può essere un gioco oppure un reato

Matrimonio a Las Vegas: Anche quando si scherza bisogna conoscere le regole perché si rischia il reato di bigamia.

Molte persone sono erroneamente convinte che sposarsi a Las Vegas per gioco e senza dare seguito alle incombenze burocratiche, come la trascrizione del matrimonio in Italia, non dia luogo ad un vero e proprio matrimonio valido a tutti gli effetti.

La giurisprudenza ha invece chiarito più volte che anche il matrimonio contratto per gioco è valido ed efficace, anzi, qualora venisse celebrato in costanza di altro matrimonio, costituirebbe reato di bigamia ex art. 556 codice penale.

Peraltro, per “costanza di altro matrimonio” si intende anche in pendenza di separazione, ciò perché soltanto con la sentenza di divorzio vengono a cessare gli effetti civili del matrimonio che allora sarà “tamquam non esset”, cioè come se non fosse mai esistito.

Inoltre, si evidenzia che non è sufficiente la pronuncia della sentenza di divorzio, ma occorre che la sentenza sia anche passata in giudicato, cioè che non sia più impugnabile (6 mesi dalla pubblicazione o 1 mese dalla notifica).

Il reato di bigamia

L’art. 556 codice penale stabilisce: “chiunque, essendo legato da matrimonio avente effetti civili, ne contrae un altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae matrimonio con persona legata da matrimonio avente effetti civili.

La pena è aumentata se il colpevole ha indotto in errore la persona, con la quale ha contratto matrimonio, sulla libertà dello stato proprio o di lei.

Se il matrimonio, contratto precedentemente dal bigamo, è dichiarato nullo, ovvero è annullato il secondo matrimonio per causa diversa dalla bigamia, il reato è estinto, anche rispetto a coloro che sono concorsi nel reato, e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti pena.”

Come si legge chiaramente dal testo dell’articolo, il reato si può configurare solo in riferimento ad un matrimonio preesistente avente effetti civili.

Di particolare rilievo è l’aggravante prevista al secondo comma, che non richiede necessariamente la sussistenza dei medesimi elementi della truffa come gli artifici e i raggiri, ma si tratta di una aggravante speciale che richiede comunque una condotta attiva del bigamo, non essendo sufficiente il silenzio o la mera omissione della circostanza di precedente vincolo coniugale.

Casistica e giurisprudenza

I casi più diffusi di bigamia si sono verificati per la “fretta” di contrarre nuovo matrimonio in pendenza della separazione dal primo coniuge o, comunque, prima del passaggio in giudicato della sentenza di divorzio oppure nell’errata convinzione che se le regole del paese i cui ci si sposa non valgono in Italia, neanche il matrimonio sarà valido.

La giurisprudenza ha invece chiarito che per il reato di bigamia “è sufficiente contrarre nuove nozze, valide secondo le regole del paese in cui il matrimonio viene celebrato, quando il primo matrimonio non è ancora definitivamente sciolto e cioè quando non è passata in giudicato la sentenza che ha pronunziato il divorzio”.

Inoltre, la Cassazione si è espressa in modo esplicito sul fatto che non costituisce un’esimente la mancata trascrizione del matrimonio in Italia, né costituisce una scusante il fatto che la celebrazione si ritenesse un “gioco”.

Pertanto, se ci si sposa per gioco a Las Vegas e poi con altra persona in Italia, anche se il matrimonio estero non è trascritto in Italia, si rischia di incorrere nel reato di bigamia qualora il coniuge sposato per gioco dovesse trascrivere il matrimonio in un secondo momento oppure qualora ne dovesse chiedere l’annullamento.

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Non deve mai sfuggire che ci si sposa in due e che anche il coniuge può prendere delle iniziative successivamente al matrimonio che si credeva uno scherzo.

In ogni caso, la regola non vale soltanto per i matrimoni celebrati a Las Vegas, ma per qualsiasi matrimonio celebrato fuori dall’Italia.