In pista con la propria moto che valore ha la polizza assicurativa? vediamo quando si ha diritto al risarcimento
Sono molti gli appassionati che amano girare in pista con la propria moto e che si domandano come ci si possa tutelare in caso di incidente.
Gli amanti del rischio sanno bene che le regole della circolazione stradale sono ben diverse da quelle della pista e si domandano spesso se anche le regole per le polizze assicurative siano diverse.
Occorre anzitutto precisare che se per la circolazione stradale la polizza di Responsabilità Civile verso terzi è obbligatoria, lo stesso non vale per la circolazione su pista, che non richiede obbligo di polizza.
Tuttavia, spesso, i mezzi utilizzati in pista sono targati e utilizzati anche per la normale circolazione stradale, pertanto, si tratta di moto già munite di una polizza che andrà esaminata per comprendere se, ed entro quali limiti, possa tutelare contro eventuali danni verso terzi in caso di incidente.
Generalmente, le compagnie assicurative di auto e moto prestano garanzia anche per la “circolazione su suolo privato, ad esclusione delle competizioni e le relative prove”.
Si può quindi ragionevolmente ritenere che una normale polizza che rechi tale dicitura, consenta la copertura assicurativa di responsabilità civile per la “guida turistica”, ovvero le prove libere non associate o collegate ad una gara.
D’altro canto, tale assunto è stato confermato dalla Suprema Corte di Cassazione ed anzi, la stessa Corte ha anche chiarito che in caso di “guida turistica”, ai fini risarcitori, non valgono le regole della pista ma quelle del Codice della Strada. In caso di gara o prove per la gara varranno invece esclusivamente le regole della pista.
Ovviamente, i contratti di polizza di cui già si dispone, dovranno essere verificati nel dettaglio per accertare la presenza o meno di tale clausola relativa al suolo privato e guida turistica, soprattutto, occorre verificare che non vi sia una clausola che escluda totalmente la responsabilità civile su piste e circuiti.
Diversamente, per quanto concerne i danni del conducente, sarà necessario che l’interessato stipuli una polizza ad hoc come la c.d. Kasko, ponendo la massima attenzione alla lettura delle condizioni contrattuali.
L’Alternativa: la Tessera Sport Autodromi della FMI
Per quanto concerne invece le competizioni sportive, l’assicurazione RCA obbligatoria non risulta valida in nessun caso in pista, di conseguenza il pilota, in caso di incidente con colpa, sarà tenuto a risarcire personalmente il danno causato a cose o persone.
L’unica valida alternativa per girare in pista in tutta sicurezza durante una gara o prove di gara, è costituita dalla Tessera Sport Autodromi, istituita dalla Federazione motociclistica Italiana.
La tessera offre diversi servizi e prevede anche la copertura della responsabilità civile verso terzi in pista, nonché garanzie per infortunio del conducente titolare di tessera (diaria giornaliera per ricovero, spese mediche, indennizzo morte).
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Per ottenere la tessera è ovviamente necessario essere iscritti a uno dei moto club FMI e la tessera sarà valida nella maggior parte delle piste italiane e in alcune piste straniere come Aragon, Cartagena, Jerez, Valencia e Portimao, purché l’organizzatore della giornata di prove sia un moto club FMI o una società in possesso della licenza federale di organizzatore.
Ad oggi non ci sono ulteriori aggiornamenti in ordine alla possibilità di stipulare altre coperture assicurative su circuito, ma la materia è stata già oggetto di discussione in Commissione Europea e, se per ora gli sport motoristici sono stati esclusi dalla direttiva che prevedeva l’obbligo per tutti i mezzi in circolazione di una polizza RC, non è detto che non se ne torni a parlare in futuro.