Sblocco Sfratti: con la pandemia, agli sfratti per morosità già in corso, si sono aggiunti gli sfratti per morosità a causa del Covid
Le procedure di sfratto che sono giunte ad un provvedimento di convalida e rilascio dell’immobile, sia riguardanti le morosità causate dal Covid che quelle antecedenti, non hanno potuto trovare esecuzione per lungo tempo sin dall’inizio della pandemia, in quanto sospese dal legislatore.
I tre scaglioni
Con un emendamento al decreto Sostegni è stato però rimosso il blocco degli sfratti, che possono dunque essere eseguiti già dal primo luglio e potranno proseguire nei successivi mesi in tre scaglioni così determinati:
-per i provvedimenti antecedenti al 28 febbraio 2020, cioè per le morosità sorte prima della pandemia, il blocco è terminato il 30 giugno 2021, quindi le esecuzioni sono riprese dal 1° luglio 2021;
– per i provvedimenti emessi tra il 28 febbraio e il 30 settembre 2020, il blocco termina il 30 settembre, quindi le esecuzioni riprenderanno dal 1° ottobre 2021;
– per i provvedimenti emessi tra il 1° ottobre 2020 e il 30 giugno 2021, il blocco termina il 31 dicembre 2021, quindi le esecuzioni riprenderanno dal 1° gennaio 2022;
Esclusi gli sfratti per finita locazione o senza titolo perché sempre eseguibili
Tali disposizioni riguardano esclusivamente l’esecuzione degli sfratti per morosità e dei provvedimenti di rilascio degli immobili pignorati venduti, non anche gli sfratti per finita locazione o senza titolo, che potranno essere eseguiti senza limitazione alcuna. Anche per gli sfratti per finita locazione o senza titolo, il carico di lavoro accumulatosi nei Tribunali è piuttosto rilevante, infatti si deve ricordare che il blocco degli sfratti previsto dal decreto n.18/2020 c.d. “Cura Italia”, aveva inizialmente sospeso indistintamente tutti gli sfratti fino al 30 giugno 2020, con proroga della sospensione fino al 31 dicembre 2020.
In ogni caso, la mole di lavoro che gli ufficiali giudiziari e, in alcuni casi, le forze dell’ordine dovranno eseguire è di straordinaria portata, basti considerare che secondo il sindacato degli inquilini, nell’area metropolitana di Milano sono oltre 10mila gli sfratti da portare ad esecuzione, mentre nell’area di Roma, solo il primo scaglione ne vedrà 4.500 da portare ad esecuzione.