Le razze canine “pericolose” diventano “speciali”: i dibattiti, le recenti novità e le responsabilità dell’uomo
Il dibattito sulla pericolosità o meno di alcune razze canine è ancora oggi molto acceso e, nel corso degli anni, ha dato luogo all’emanazione di normative anche molto contraddittorie. In particolare, ha suscitato grande clamore, la lista “nera” con cui il Ministero elencava le razze canine pericolose.
Infatti, il Ministero della Salute, con Ordinanza del 12 Dicembre 2006 denominata “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani” (Pubblicata nella G.U. n.10 del 13 gennaio 2007), definiva all’art. 5 “cane con aggressività non controllata quel soggetto che, non provocato, lede o minaccia di ledere l’integrità fisica di una persona o di altri animali attraverso un comportamento aggressivo non controllato dal proprietario o detentore dell’animale” ed allegava un elenco di 17 razze canine e di incroci a rischio di aggressività, per i quali stabiliva, tra le altre misure, anche l’obbligo di assicurazione.
L’elenco abolito delle razze pericolose
Le razze indicate erano le seguenti: America Bulldog, Cane da pastore di Charplanina, Cane da pastore dell’Anatolia, Cane da pastore dell’asia Centrale, Cane da pastore del Caucaso, Cane della Serra da Estrela, Dogo Argentino, Fila Brasileiro, Perro da Canapo Majoero, Perro da presa Canario, Perro da presa Mallorquin, Pit Bull, Pit Bull Mastiff, Pit Bull Terrier, Rafeiro do alentejo, Rottweiler, Tosa Inu.La lista allegata all’ordinanza, inasprì il dibattito e venne fortemente contestata ritenendosi che l’aggressività di un cane non potesse derivare dalla razza di appartenenza, bensì dalla condotta e dall’educazione dell’uomo.

Il padrone è sempre responsabile del proprio animale
Pertanto, con ordinanza del 23.03.2009, il ministero della salute ha abolito la “lista nera” stabilendo che “il padrone è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose”. Ad oggi pertanto, non vige alcuna lista nera delle razze canine.
Il patentino obbligatorio “cane speciale”
Attenzione però, perché il Comune di Milano ha reso obbligatorio il conseguimento, con un corso specifico e gratuito, del “patentino cane speciale” per i proprietari di 27 razze canine e loro incroci considerate “di più difficile gestione sulla base di criteri quali prestanza fisica, potenza di morso, tendenza all’aggressività in assenza di educazione.” I cittadini residenti nel Comune di Milano che vorranno adottare o acquistare un cane, dovranno dunque tenere conto del “Regolamento comunale per il benessere e la tutela degli animali” approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.4 del 3 Febbraio 2020 e la lista dei cani speciali riportata nell’allegato 2.
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Le razze canine indicate nel predetto allegato sono le seguenti: America Bulldog, Cane da pastore di Charplanina, Cane da pastore dell’Anatolia, Cane da pastore dell’Asia Centrale, Cane da pastore del Caucaso, Cane da pastore Maremmano Abruzzese, Cane della Serra da Estrela, Dogo Argentino, Fila Brasileiro, Perro da Canapo Majoero, Perro da presa Canario, Perro da presa Mallorquin, Pit Bull, Pit Bull Mastiff, Pit Bull Terrier, Rafeiro do alentejo, Rottweiler, Rhodesian Ridgeback, Tosa Inu American Staffordshire Terrier, Bandog, Molossoidi di grande taglia non iscritti ai libri genealogici ENCI-FCI, Blu terrier, Boerboel, Cane Corso, Cane lupo Cecoslovacco, Cane lupo di Saarloos, Cane lupo Italiano, tutti gli incroci derivanti dalle razze sopra citate.