Il superbonus 110%: Fondamentale capire i meccanismi ed i motivi che lo rendono veramente conveniente
Il superbonus 110% è stato previsto nel Decreto Rilancio (Decreto Legge 19.05.20 n.34) e costituisce una grande occasione per effettuare degli importanti interventi strutturali ed energetici sugli immobili.
Il superbonus 110% comprende infatti sia il sisma-bonus, sia l’eco-bonus, consentendo quindi di effettuare sugli immobili interventi strutturali con finalità anti-sismiche e interventi di efficienza e riqualificazione energetica, usufruendo di una detrazione con aliquota al 110% delle spese sostenute dal 1°luglio 2020 al 30 giugno 2022 oppure al 31 dicembre 2022 per lavori condominiali o su parti comuni di edifici composti da 2 a 4 unità distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.
Tali termini sono stati prorogati con il Decreto Legge n.59 del 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 07.05.21 e sono soggetti a continui aggiornamenti.
Quel 10% in più del superbonus che fa la differenza
Tratto distintivo e grande successo del superbonus è proprio quel 10% in più che consente non solo di effettuare i lavori a costo zero, essendo prevista una detrazione del 100%, ma addirittura di ottenere un ulteriore 10% sul credito di imposta che costituisce il vero margine di vantaggio e, quindi, la causa dell’effettivo funzionamento del meccanismo.
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Infatti, il superbonus 110% prevede, oltre alla fruizione diretta della detrazione, la possibilità di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto effettuato dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, in tal caso previa comunicazione dell’opzione che si intende esercitare.
Chi ha interesse alla cessione del credito nel superbonus
Ecco dunque, che gli istituti di credito non avranno difficoltà a concedere finanziamenti per le anticipazioni necessarie ed anzi, avranno interesse alla cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante perché sarà maggiorato del 10%, così, analogamente, i fornitori di beni o servizi avranno tutto l’interesse ad effettuare lo sconto per le opere da realizzare.
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Inoltre, i soggetti che ricevono il credito, possono a loro volta cederlo, avendone facoltà.
È chiaro a questo punto che saranno maggiormente favoriti gli interventi più ampi e dispendiosi.