L’obbligo di microchip e iscrizione anagrafica per i cani è ormai prassi, ma ci sono novità anche per i gatti.
I nostri amici animali godono di legislazioni ad hoc e per questo, quando si decide di prendere un cane o un gatto, spesso ci si domanda se sia obbligatorio dotarlo di un microchip, cioè la carta di identità del nostro amato animale, non a caso definito “d’affezione”.
In linea generale, nonostante sia stata istituita da qualche anno anche l’anagrafe felina, l’obbligatorietà del microchip vige in Italia soltanto per i cani. L’obbligo di identificazione è stato previsto con la L. n.281 del 14.08.91 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo) che, all’art. 3 co., dispone: “Le regioni disciplinano con propria legge, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l’istituzione dell’anagrafe canina presso i comuni o le unità’ sanitarie locali, nonché le modalità per l’iscrizione a tale anagrafe e per il rilascio al proprietario o al detentore della sigla di riconoscimento del cane, da imprimersi mediante tatuaggio indolore.”
Ciascuna regione d’Italia, in ottemperanza alla L. n.281/91, ha successivamente emanato la relativa Legge regionale istituendo l’anagrafe canina e le modalità di attuazione dell’obbligo di identificazione degli animali, nonché le relative sanzioni.
Le continue innovazioni tecnologiche hanno poi consentito di sostituire il vecchio tatuaggio con il microchip, di più agevole applicazione e utilizzo, divenuto unico sistema di identificazione dal 1° gennaio 2005.
In Puglia e Lombardia il microchip e l’iscrizione anagrafica sono obbligatori per i gatti
Attenzione però alle recentissime novità, perché alcune regioni hanno iniziato a disciplinare la materia anche per i gatti. Infatti, le regioni Lombardia e Puglia hanno stabilito nel proprio territorio l’obbligo di applicazione di microchip e iscrizione all’anagrafe anche per i gatti. In Lombardia con la Legge Regionale n.9 del 06 Giugno 2019 all’art. 37 l’obbligatorietà di microchip e iscrizione è prevista per i gatti nati, acquistati o adottati successivamente al 1° gennaio 2020, mentre per chi detenga un gatto anteriormente a tale data, l’applicazione del microchip resta una facoltà. Analogamente, in Puglia, la Legge Regionale n.2 del 07 febbraio 2020 sancisce all’art. 16 l’obbligo di applicazione di microchip e l’iscrizione all’anagrafe per i gatti “entro due mesi dalla nascita o entro 10 giorni dal possesso”. I trasgressori daranno puniti con una sanzione amministrativa da 40 a 240 euro.
È invece univoca la normativa Europea (regolamento CE 998/2003 del 26.05.2003, Decisione 2003\803\CE del 26.11.2003, in vigore dal 1° ottobre 2004) per cui, qualora si desiderasse viaggiare nella comunità europea con il proprio cane, gatto o furetto, si dovrà rispettare l’obbligo di passaporto che viene rilasciato al nostro amico animale solo a fronte di iscrizione anagrafica, microchip e vaccinazione.
Da segnalare la recentissima novità di rilievo Costituzionale che riguarda i nostri amici animali, la cui tutela potrebbe essere inserita nella Costituzione in seguito alla modifica degli artt. 9, 41 e 117 in seguito alla definitiva approvazione del disegno di legge adottato il 23 marzo 2021.